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Lupoululì

Esattamente un anno fa stavo giocando con la playstation quando sentii ululare nel bosco dietro casa. 
La cana e Canoanziano subito iniziarono ad abbaiare dei “Chisiete? Doveandate? Un fiorino!”
Io per sicurezza feci entrare in casa i due tartacanidi e diedi loro degli shotgun e munizioni per difendere me e l’inverter.


Auuuuuuuuuu

L’altro ieri sera stavo giocando con la playstation quando ho sentito ululare molto lontano.
Dopo una mezz’oretta ho sentito di nuovo ululare e stavolta era molto più vicino.
La Cana in giardino e Boris, il cagnone dei vicini, abbaiavano forte dei “Chi siete? Dove andate? Un fiorino.”
Io ho pensato “che belli i lupi e la natura”. Poi sono andato a controllare che nel bunker anti-epidemia-zombie in garage fosse tutto a posto e ho fatto rientrare in casa la cana con la scusa che mi serviva aiuto per giocare con la playstation.


Ciao, non fate caso a noi

Ieri sera sono stato a cena da Daniela e Giancarlo (quello dei mobili per esterni in plastica riciclata). Abitano dopo Pomaro, a un paio di chilometri da casa mia.
Verso le 23.00 stavo scendendo lungo il sentiero per rientrare e, oltre ai soliti caprioli inquieti e le faine, mi sono imbattuto in due canidi magri dalle orecchie a punta che mi fissavano dall’erba alta a una cinquantina di metri da me.
Non sono sicuro fossero lupi.
Io però nel dubbio ho dato subito delle false indicazioni gastronomiche.
E comunque, d’accordo che il terrapieno era alto almeno un metro e mezzo e quindi lei non poteva vederli, ma la cana li ha totalmente ignorati.
Credo che le toglierò una stellina dalla valutazione google, quanto a capacità difensive.


Steve McCana

Ieri a mezzanotte quella squilibrata della mia cana, purtroppo, ha scoperto che per inseguire nel bosco un capriolo transitato dietro casa basta scavare sotto la recinzione.
Oltre a essere pericoloso già di suo (nei boschi possono esserci delle trappole per volpi), proprio la notte prima il mio vicino aveva visto dei lupi dietro casa.
Così, per riportarla indietro, sono dovuto andare a zampettare nel bosco, su per la collina innevata, alla luce della mia torcia da cranio.
La prima immagine (della cana in fuga) è presa dalle telecamere di sicurezza, la seconda (di me che arranco nel boschetto) l’ha scattata un capriolo col suo smartphone e me l’ha gentilmente inviata su WhatsApp.